Chi fa da sé, fa per tre. Devono aver pensato questo i protagonisti delle due case history di cui andiamo a parlare, che hanno cercato una soluzione per far rivivere i negozi sfitti del centro storico dei loro Comuni.
Prosegue il viaggio all'interno delle iniziative promosse da enti locali, Comuni e associazioni di categoria per rivitalizzare i centri storici delle nostre città, dove si moltiplicano i negozi e le attività in difficoltà a causa della crisi, dei rincari e del proliferare dei centri commerciali. Dopo Cesena e Reggio Emilia, ecco i casi di Padova e Pescara.
La prima case è ambientata a Padova, dove l'Associazione dei commercianti ha pensato di mettere a disposizione dei suoi associati un servizio per aiutare i negozi del centro. L'iniziativa si chiama "Caro Affitti in Centro Storico"; in sostanza, l'associazione si offre come tramite tra ditte e locatari per garantire un equo contratto di locazione.
A Pescara, Confesercenti e Uppi hanno unito forze e idee per portare sul tavolo dell'assessore comunale all'urbanistica un progetto, nel quale viene richiesto al Comune di impegnarsi a ridurre i tempi per concedere l'agibilità dei locali. Di norma, infatti, ci vogliono dai quattro ai sei mesi di attesa per ottenere l'agibilità; e intanto i negozianti pagano l'affitto, pur essendo chiusi. La richiesta è quella di ridurre i tempi burocratici a un mese, massimo uno e mezzo, senza bloccare il processo di produttività. Fra le altre proposte, anche quella di un premio ai proprietari dei locali che si impegnano ad abbassare gli affitti dei negozi.
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