Si data a ieri, martedì 4 dicembre 2012, l'entrata in vigore della direttiva europea 2012/27/UE sull'efficienza energetica pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea lo scorso 14 novembre. Tale direttiva fornisce agli Stati membri i parametri di riferimento necessari a conseguire l'obiettivo di risparmio del 20% entro il 2020 in materia di efficienza energetica. Ma in cosa consistono questi obiettivi comuni?
Ogni anno, a partire dal 30 aprile 2013, ciascuno Stato dovrà riferire i progressi raggiunti verso il conseguimento degli obiettivi comuni, mentre gli obiettivi nazionali dovranno essere fissati entro il 30 aprile del 2014.
Gli enti statali saranno i primi a dare l'esempio. A partire dal 1° gennaio 2014 gli edifici pubblici dotati di impianti di climatizzazione con superficie coperta superiore ai 500 mq saranno tenuti ad aumentare il grado di isolamento termico, rinnovando annualmente almeno il 3% della pavimentazione utile, e adeguandosi ai requisiti minimi di prestazioni energetiche stabiliti dalla Comunità Europea. Dal 9 luglio 2015 la norma si estenderà anche agli edifici con aree calpestabili di 250mq.
Da dicembre 2015 scatterà per le grandi imprese l'obbligo di sottoporsi ogni 4 anni ad audit energetici, ossia a valutazioni sull'efficienza del sistema di gestione del risparmio energetico, affidati ad esperti accreditati e in maniera indipendente, che garantiscano la massima trasparenza. Sembrano rimanere escluse da tale obbligo, almeno per il momento, le piccole e medie imprese.
Le imprese energetiche di pubblica utilità, i distributori di energia e le società di vendita di energia al dettaglio saranno tenute a raggiungere un risparmio energetico di almeno 1,5% per anno sul totale dell'energia venduta ai consumatori finali entro il periodo 2014-2020. Restano escluse le vendite di energia per i trasporti.
Al fine di incoraggiare il cambiamento di mentalità e incentivare un uso efficiente dell'energia anche da parte delle utenze domestiche e private, gli Stati membri avranno a disposizione forme di incentivazione fiscale e finanziamenti. Insomma, dopo non avremo più scuse.
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