Il mondo che cambia in ogni istante, le leggi che vengono riscritte, la casa che è un bene primario e un diritto inalienabile. Questa rubrica è pensata per tenervi aggiornati sulle novità del mercato immobiliare. Perché tutti, in fondo, ne facciamo parte.
Cedolare secca per gli affitti commerciali, proroga del bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili: sono alcune delle misure contenute nel Documento programmatico di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri e attualmente in capo alla Commissione Europea per il via definitivo.
Stop alle incompatibilità di ruolo per i professionisti che vogliono iniziare a esercitare l’attività di agente immobiliare. O almeno è quanto ci chiede l’Unione Europea, una novità che l’Italia ha recepito, in parte, nel DL Europea 2018 approvato dal Consiglio dei Ministri a inizio settembre e attualmente in corso di iter parlamentare.
Tra le spese per cui si potranno utilizzare i 780 euro mensili del reddito di cittadinanza sono compresi anche i canoni d’affitto. Lo hanno chiarito il Ministro del Lavoro di Maio e la Viceministra all'Economia Laura Castelli in alcune dichiarazioni pubbliche. Le spese dovranno essere esclusivamente relative a beni di prima necessità, come alimenti, medicinali e, appunto, l’affitto dell’abitazione.
Cedolare secca su negozi e uffici a partire dal 2019: il Governo sta vagliando l’ipotesi di ridurre l’imposizione fiscale sugli immobili commerciali attraverso l’introduzione della tassazione alternativa per una platea che potrebbe riguardare inizialmente solo i contratti di nuova stipula, secondo quanto reso noto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Guido Guidesi.
Giro di vite sull’abusivismo nel settore degli affitti brevi: il governo è pronto a introdurre un codice identificativo per le strutture ricettive, comprese le case affittate tramite piattaforma web, e multe salate fino a 100 mila euro per chi non lo usa. Il piano per colpire gli irregolari dell’home sharing è del Ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, che conta in questo modo di far emergere il sommerso facendo pagare le tasse a tutti e raddoppiando gli incassi provenienti dal settore turismo (che, secondo i dati ufficiali di Bankitalia, oggi sono quasi 40 miliardi).
Dopo aver presentato le novità sull’ecobonus che entreranno presto in vigore, torniamo a parlare di questo incentivo fiscale grazie alla recente novità introdotta dalla sentenza n.73/2018 della CTP di Sondrio. La Commissione Tributaria stabilisce la legittimità della detrazione relativa a spese di riqualificazione energetica per lavori eseguiti su immobili costituenti l’oggetto stesso dell’attività, ovvero destinati all’affitto.
Cambiano le regole di riferimento per determinare chi ha diritto alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, il cosiddetto ecobonus. Le modifiche alle specifiche tecniche e ai massimali di costo sugli interventi sono contenute nella bozza di Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, previsto dalla Legge di Bilancio per il 2018.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità incostituzionale della normativa che richiede la lunga residenza agli stranieri extracomunitari per accedere al bonus affitti. Decade quindi l’art. 11, comma 13, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, il quale prevedeva che l’accesso al Fondo nazionale per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione fosse condizionato, in caso di immigrati extracomunitari, dal possesso di un certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale oppure da almeno cinque anni nella medesima regione.
Da oggi contribuenti e intermediari possono chiedere via web di riesaminare gli avvisi di liquidazione relativi ai contratti di locazione nel caso in cui si ritenga vi sia un errore. Si chiama Istanze Autotutela Locazioni il servizio attivo dal 18 luglio che ha arricchito la piattaforma Civis con cui i cittadini possono fare richiesta all’Agenzia delle Entrate per ricevere assistenza e correggere le comunicazioni di irregolarità, gli avvisi telematici e le cartelle di pagamento, e per sanare le eventuali anomalie o segnalare le motivazioni per cui si ritiene non dovuto il pagamento di un’imposta.
Per il proprietario di un immobile occupato abusivamente è prevista l’esenzione dalle tasse sulla casa Imu e Tasi. Il chiarimento arriva dalla Commissione tributaria provinciale di Roma, in seguito a due casi di ricorso sostenuti da una società che si era vista contestare dal Comune della Capitale la fondatezza della domanda di restituzione delle due imposte indebitamente versate.